14 aprile 1918 - Milano-Sanremo

11a Edizione: 14 aprile 1918
Gli echi della guerra e il tempo pessimo, produssero un numero di partenti, solo 33 (molto meno della metà degli iscritti), che non ha pari nella storia della classicissima. Belloni prese subito il comando delle operazioni e lo fece con tanto impegno che a Pavia restarono in testa alla corsa soltanto una dozzina di ardimentosi. Ma di lì a poco si compì la vendetta di Costante Girardengo: nella maniera più clamorosa. Ben preparato e deciso a prendersi una rivincita sulla dura sconfitta patita proprio per mano di Belloni l'anno prima, "l'Omino di Novi", realizzò un'impresa ineguagliata: giunse a Sanremo dopo una fuga solitaria di 200 chilometri. A Tortona "Gira" scattò, gli altri non offrirono una valida reazione e il tentativo si tramutò, appunto, in un volo epico, il cui prestigio sorpassò, anche per i particolari momenti del Paese, in un avvenimento capace di sconfinare dalle stesse vicende del ciclismo. Alle spalle di Girardengo, solo il tenacissimo Belloni si batté col cuore in gola per arrivare secondo, ma a ben 13 minuti! Agostoni, terzo, ne prese 59, Corlaita e Costa, giunsero ad un'ora e 37'; Giacchino a 2 ore e 52'; Vertemati, l'ultimo, a 4 ore 2'. Erano le dieci di sera quando, costui, esausto, vide le luci di Sanremo, ma fu ugualmente soddisfatto, poiché altri 25 corridori, partiti assieme a lui alle sei del mattino, s'erano perduti cammin facendo. Non si vive di sole vittorie...
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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