Karl Brand

Nato a Seedorf il 31 gennaio 1941. Passista scalatore. Professionista dal 1964 al 1969 con 2 vittorie di carattere internazionale su strada.
Un corridore "senza infamia e senza lode", un medio, vissuto agonisticamente in un periodo di grandi interpreti, nonché capitani su squadre a loro votate sempre, in qualsiasi corsa. Brand faticò a divenire spalla o gregario quando cambiava team, perché usciva dalla Svizzera, ed in Svizzera, le corse di valore ospitavano sempre, o quasi, grandi squadre con fortissimi leader provenienti dall'estero. In altre parole, di suo, Karl pagò non poco il non evidente talento, ed una certa indisponibilità ad adeguarsi a quel che poteva essere il suo ruolo ideale. Ciononostante, la sua carriera non può considerarsi marcatamente modesta. Si segnalò nel 1963, quando da dilettante vinse la Silenen-Amsteg-Bristen, una corsa in salita, dove poté evidenziare quella che forse era la sua dote migliore, ovvero quella di saper scattare sulle pendenze anche se poi non riusciva a dare alla sua azione la continuità necessaria per emergere. Passato professionista nel 1964, in seno alla Tigra-Meltina, nell'anno chiuse 3° la classica nazionale Stausee Rundfahrt a Klingnau, fu 41° al Tour de Suisse e 17° il Campionato di Zurigo. Nel 1965 mostrò una discreta crescita: fu 3° nella Schellenberg Rundfahrt, 3° nel Criterium Bulle e, soprattutto, colse l'11° posto finale al Tour de Suisse. Nel 1966, grazie a De Gribaldy, iniziò a correre con più frequenze all'estero, specie in Francia e proprio in quell'anno, il migliore di carriera, colse il suo primo successo, vincendo la tappa di La Chaux de Fonds al Giro di Romandia. Qui approfittò del traguardo in salita, per regolare l'intero plotone, a cominciare dal veloce Luciano Armani che finì 2°. Nell'anno, Brand fu 2° nella tappa di Saas Fee al Tour de Suisse, chiuso poi 5°, fu 10° al Campionato di Zurigo e fu selezionato per i Mondiali sul Nurbrungring, dove si ritirò. L'anno seguente, Ferdi Kubler, lo selezionò per il Tour de France, dove Brand chiuse 82°, dopo aver quasi sempre corso nelle retrovie. Nell'anno fu 7° nel Campionato di Zurigo, 10° nel Giro del Ticino, ed a fine stagione, finì 2° nel GP Piquet. La Pepsi Cola, sodalizio italiano, lo ingaggiò nel 1968 per la partecipazione al Giro d'Italia. Qui, Karl Brand non brillò, ma riuscì a finire la corsa al 77° posto. Fu poi selezionato per il Tour de France e nella grande corsa francese, i chilometri percorsi al Giro d'Italia, resero Brand più competitivo. Fu 4° nella tappa di Pau e 3° in quella di Melun, chiudendo a Parigi al 35° posto. Una settimana dopo la conclusione della Grande Boucle, Brand vinse il Campionato Svizzero su strada. Sembrava lanciato, ma un incolore e deludente 1969, lo convinse ad abbandonare l'agonismo.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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