Storia di Adriano Lugatti

Adriano Lugatti nasce nel 1920 a Barbiano e negli anni trenta e quaranta è un beniamino della folla romagnola. Si distingue come passista di fondo tenace, caparbio, a suo agio nelle competizioni più dure. Difetta di sprint e questo lo costringe ad una lunga serie di piazzamenti che se da un lato risultano onorevoli, dall'altro più di una volta finiscono per travisare la realtà di gara in cui il barbianese, dimostrandosi attore di primo piano, meriterebbe la vittoria. Dopo iniziali esperienze agonistiche nel 1937 e 1938 con la Baracca di Lugo che lo vedono in evidenza, prosegue come dilettante nel 1939 con l'Aeronautica di Predappio. E' un anno ricco di successi ottenuti anche per distacco. La guerra impone una brusca interruzione e Adriano è chiamato alle armi. Nel 1941 una segnalazione dell'Unione Velocipedistica Italiana, che lo considera corridore di talento, consente ai suoi superiori di trasferirlo al Distretto militare di Ravenna. Qui viene contattato da alcuni dirigenti della S.C. Malatesta desiderosi di averlo nella squadra. Grazie a loro può riprendere ad allenarsi. Nel 1942 è protagonista indiscusso di alcune gare come ad esempio la prima edizione del Trofeo Minardi vinta per distacco. A guerra finita, nel 1946, torna a correre. Difende i colori della S.C. Pizzoli di Bologna guadagnandosi la necessaria fiducia per il passaggio al professionismo l'anno successivo con la Viscontea capitanata da Fiorenzo Magni e quindi con la Bottecchia. Tre anni in cui svolge con umiltà il ruolo di gregario forte, fedele e sempre presente nei momenti decisivi. Partecipa a numerose classiche, al Giro d'Italia al Giro del Belgio. Dopo la fine dell'attività agonistica, negli anni cinquanta, matura una proficua esperienza come Direttore Sportivo con la Baracca.
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