Storia di Nazzareno Berto

Velocista e buon pistard, già nelle categorie giovanili Nazzareno Berto conseguì quattro titoli italiani: due nell'inseguimento Individuale (Allievi 1974 e Juniores 1975), uno in quello a squadre (dilettanti 1975) ed uno nell'Individuale a Punti dilettanti Indoor (1978). Nel 1975 tra gli juniores fu bronzo iridato nell'inseguimento a squadre.
Nel 1976, sotto la guida di Severino Rigoni, ottenne importanti affermazioni anche su strada: Trofeo Internazionale Piva a Colle San Martino, Cronometro Internazionale a Pizzighettone, tappa Giro del Veneto dilettanti e tappa Giro d'Italia dilettanti. Inoltre vinse la maglia verde al Giro del Veneto e indossò la maglia azzurra alle Olimpiadi.
Si confermò anche nelle due stagioni successive e nel 1979 passò professionista nell'Inoxpran di Battaglin. Vi rimase fino al 1981 ottenendo l'unico successo su strada nel Giro di Toscana 1980 dove superò allo sprint Saronni. Nel 1982 passò alla Metauromobili-Pinarello e nel 1984 smise con il ciclismo agonistico. Da professionista ha alternato strada e pista vincendo su pista cinque tricolori (keirin 1980, individuale a punti Indoor 1981, individuale a punti 1983, mezzofondo Indoor 1984 ed Americana Indoor 1984) e partecipò a due mondiali (7° nella Velocità 1980).
E' rimasto nell'ambiente del ciclismo seguendo come meccanico di gara le competizioni dei professionisti.
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