12 marzo 2005 - Tirreno-Adriatico
Media abbastanza controllata in avvio, al traguardo volante di Comunanza (km 66) Freire batte Hushovd e Petacchi, guadagnando altri 2" su quest'ultimo. Sullo slancio, i tre (insieme a Hondo e a Hincapie) se ne vanno via, guadagnando fino a 50" sul gruppo. Ma manca troppo al traguardo, e i 5 si rialzano. Paulinho e Carrasco si contendono il traguardo Gpm di Montefalcone Appennino (km 74), dove Cipollini è in difficoltà.
Sulla salita di Rapagnano (km 124) scattano Hamburger e Flores, poi sono Bettini e Caucchioli a muoversi all'inseguimento della coppia in avanscoperta. Quando i due italiani riprendono i battistrada, Flores si stacca subito, e Hamburger non resiste più di tanto. Bettini e Caucchioli ottengono un margine massimo di 37" al km 135. Sugli strappetti degli ultimi chilometri la corsa si infiamma. Ripresi i fuggitivi, prova a scattare Sella, ma è Freire ad allungare in contropiede. Si forma un quartetto, con gli stessi Freire e Sella e con Vicioso e Nuyens, mentre dietro Sacchi guida la Fassa Bortolo all'inseguimento. Il gruppo, ridotto ad una trentina di unità, riprende i quattro.
E immediatamente, al km 158, parte Di Luca. Alla sua ruota si mette Caruso, poi arriva anche Tiralongo. 12" per loro ai 9 km, ma i Rabobank sono spietati e braccano tutti. Ci provano anche Landaluze, e poi Devolder, che riesce a riportarsi sul terzetto di testa. Ma il gruppo è lì. Un problema meccanico ferma agli 8 km Petacchi, che perde le ruote dei migliori, per poi rientrare, ai 5 km, grazie all'aiuto di Petito e di Sacchi.
Lo spezzino riguadagna la testa del gruppo, ma allo sprint si trova chiuso ai 300 metri, mentre Hondo prende la volata in testa. Ma Freire esce prepotentemente e vince, stavolta in maniera più classica che nelle due precedenti, la tappa, allungando ormai nettamente in classifica grazie all'abbuono di 10" riservato al primo al traguardo.
Sulla salita di Rapagnano (km 124) scattano Hamburger e Flores, poi sono Bettini e Caucchioli a muoversi all'inseguimento della coppia in avanscoperta. Quando i due italiani riprendono i battistrada, Flores si stacca subito, e Hamburger non resiste più di tanto. Bettini e Caucchioli ottengono un margine massimo di 37" al km 135. Sugli strappetti degli ultimi chilometri la corsa si infiamma. Ripresi i fuggitivi, prova a scattare Sella, ma è Freire ad allungare in contropiede. Si forma un quartetto, con gli stessi Freire e Sella e con Vicioso e Nuyens, mentre dietro Sacchi guida la Fassa Bortolo all'inseguimento. Il gruppo, ridotto ad una trentina di unità, riprende i quattro.
E immediatamente, al km 158, parte Di Luca. Alla sua ruota si mette Caruso, poi arriva anche Tiralongo. 12" per loro ai 9 km, ma i Rabobank sono spietati e braccano tutti. Ci provano anche Landaluze, e poi Devolder, che riesce a riportarsi sul terzetto di testa. Ma il gruppo è lì. Un problema meccanico ferma agli 8 km Petacchi, che perde le ruote dei migliori, per poi rientrare, ai 5 km, grazie all'aiuto di Petito e di Sacchi.
Lo spezzino riguadagna la testa del gruppo, ma allo sprint si trova chiuso ai 300 metri, mentre Hondo prende la volata in testa. Ma Freire esce prepotentemente e vince, stavolta in maniera più classica che nelle due precedenti, la tappa, allungando ormai nettamente in classifica grazie all'abbuono di 10" riservato al primo al traguardo.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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