11 maggio 2004 - Giro d'Italia

Partenza da Pontremoli alle 12.08. Prendono il via tutti i 167 corridori arrivati al traguardo ieri. Non fanno più parte della carovana Gasperoni e Bennati, ritiratisi nelle fasi finali della tappa di ieri.
Cielo parzialmente coperto ed assenza di vento. Temperatura sui 18° per ora non minaccia di piovere. Il gruppo viaggia compatto e dopo un'ora di corsa la media è di appena 30,300 km/h; da segnalare tra le fasi di gara della prima ora la sosta imprevista del gruppo al primo passaggio a livello situato all'uscita di Aulla. Stop improvviso avvenuto proprio in un momento piuttosto vivace, con alcuni scatti di uomini della Tenax. Nessuna conseguenza per i ciclisti, salvo qualche brusca frenata. L'interruzione forzata ha spinto i giudici a neutralizzare il tempo per 3'20".
Al km 38 scatto di Renzo Mazzoleni. Il corridore della Tenax e fratello di Eddy subito guadagna un importante margine di vantaggio non trovando la reazione del gruppo.
Il fuggitivo comincia la salita verso il primo GPM di Foce Carpinelli posto al km 53 (2° cat.). Sulla vetta Mazzoleni transita con un vantaggio di 10'10" su Wegmann F., Moos A. e tutto il gruppo in fila allungata. Comincia una lunga discesa che conduce direttamente al traguardo Intergiro di Fornaci di Barga, posto dopo 95 km, dove il battistrada raggiunge un vantaggio massimo di 16'05".
Verso Bagni di Lucca il vantaggio del fuggitivo comincia a diminuire sotto la spinta, in testa al gruppo, degli uomini della Gerolsteiner e della Saeco.
Nella zona del rifornimento di Bagni di Lucca Mazzoleni mantiene un vantaggio di 13'35" sul gruppo. Il fuggitivo inizia il tratto di salita verso il GPM situato al Passo di Oppio con un vantaggio di poco superiore ai 12 minuti. In salita il gruppo è tirato dagli uomini Saeco con Stangelj, Spezialetti, Fornaciari e Szmyd che riducono lo svantaggio del gruppo che in vetta transita con un ritardo di 9'15" dal fuggitivo. Al GPM secondo è Wegmann davanti a Marzoli R.
Discesa animata dal Passo di Oppio per il gruppo che si avvicina a Porretta Terme dove il fuggitivo mantiene un vantaggio di 7'10". Si entra negli ultimi 30 km di corsa e il vantaggio di Mazzoleni continua a diminuire; nel frattempo si ritira il belga J. Vandewalle.
Il gruppo è sempre tirato con decisione dagli uomini Saeco e viaggia verso Gaggio Montano; si stacca tra gli altri Mario Cipollini e poi è la volta di Backstedt e di Alessandro Petacchi.
All'uscita di Gaggio Montano il ritardo del gruppo è di 2'07". Ormai il destino del fuggitivo è segnato e al km 176 (-15 al traguardo), dopo ben 138 km di fuga, il gruppo riprende Mazzoleni. Ripreso il fuggitivo attacco di Loda e Giordani che cominciano la salita finale (12 km con pendenza media del 6% circa) con pochi secondi di vantaggio sul gruppo tirato dagli uomini Lampre. In difficoltà Loda che perde contatto da Giordani; dal gruppo contrattacco di Muraglia che raggiunge in testa alla corsa Giordani. Quest'ultimo però perde contatto e Muraglia prosegue da solo in testa con una decina di secondi sul gruppo composto da una sessantina di corridori. Sono gli uomini Saeco che imprimono al gruppo una andatura sostenuta e ad ogni km il gruppo perde unità; in difficoltà ad una decina di km dal traguardo anche il campione del Mondo Astarloa.
Ai meno 8 all'arrivo il ritardo del gruppo è di 10" da Muraglia che pero dopo poco viene riassorbito dal gruppo che vede in testa le maglie rosse Saeco di Bertagnolli e Tonti.
Ai meno 7 il gruppo di testa è formato da una quarantina di corridori e tra questi resiste anche la maglia rosa McGee, anche se il tratto più duro della salita deve ancora cominciare. A 5 km dalla conclusione nel gruppo di testa sono presenti tutti i migliori; poche centinaia di metri e perde contatto la maglia rosa McGee.
Quando ai 4 km la strada si inasprisce Marco Fertonani tenta l'allungo, ma chi crea la selezione è l'affondo di Damiano Cunego che apre la strada all'allungo di Gilberto Simoni. Il trentino raggiunge Cunego in testa e lo supera; Cunego restiste poche decine di metri e poi deve cedere e viene raggiunto da Popovych, Figueras e Pelizzotti. Il vantaggio di Simoni aumenta leggermente sugli immediati inseguitori e ad un km dal traguardo ha un margine di 25". Nel finale il battistrada perde qualcosa ma vince a mani alzate la tappa conquistando la maglia rosa; gli inseguitori sono regolati dal compagno di squadra Cunego che così regala alla Saeco una splendida doppietta. Anche in classifica Simoni precede Cunego di soli 13", terzo Popovych a 21".
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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