14 giugno 1947 - Giro d'Italia

Partono da Sant'Eufemia all'una del pomeriggio alla volta della vicina Svizzera, è Lugano la sede di tappa dopo centottanta chilometri piuttosto nervosi, cinquantatre gli atleti rimasti in gara. Primi quaranta chilometri all'insegna di Corrieri mattatore sui vari traguardi parziali difronte agli occhi di una folla eccezionale. Appena dopo Bergamo prendono il largo in tre: Malabrocca, mitica maglia nera, Ronco ed Ausenda. A Lecco il vantaggio dei fuggitivi ammonta a trenta secondi; vengono poi raggiunti sulla rampa di Valmadrera. Il ritmo si placa, i girini sono avvolti dallo splendido paesaggio lacuense nei pressi di Erba. Ancora folla sulla statale che conduce a Como, una muraglia umana fa scudo al passaggio della "carovana". Si susseguono i traguardi a premio: vincono Toccaceli, Corrieri (rieccolo!), Ronco e Sarti. Si lascia poi alle spalle Como, per la salita di Menaggio; Peverelli e Pugnaloni scatenano la lotta raccolta dalla maglia rosa, Maes, Vicini e Fiorenzo Magni. Tutta la Legnano, con Bartali in testa, insegue con veemenza. Proprio durante l'attraversamento di Menaggio il plotone dei migliori (una trentina di elementi) si ricompatta. Il programma odierno prevede la salita della Croce, tre terribili chilometri d'ascesa garantiscono spettacolo. Bartali attacca, è un'azione importante la sua, dalla vetta all'arrivo mancano solo venticinquemila metri. Al vecchio toscano rispondono Maes e Menon, ma Coppi è vigile e si riporta sulla ruote dei primi con facilità. Proseguono senza sosta le scaramucce, protagonisti ancora il fiammingo d'antica scorza (Maes), Menon e Bartali. Questa volta Coppi risponde con maggior convinzione, si riporta sui primi ed allunga; la sua è una dimostrazione di forza. Ormai la vetta è prossima e coi primi ci sono da poco anche i tre "welterini" Martini, Bresci e Cecchi; ancora pochi minuti ed il drappello dei migliori viene raggiunto pure da Corrieri, Leoni, Ortelli, Ronconi e qualche altro. Lugano è vicina ed Ortelli transita per primo in territorio elvetico; ancora una breve salita a sei dalla conclusione, allunga Bartali, che seleziona così al comando cinque corridori: con il toscano ci sono Coppi, Maes, Cecchi e Bresci. Agli ottocento metri, mentre si prepara la volata, a Coppi salta la catena, lo sprint è accesissimo ed è l'ottimo Bresci, grazie anche all'aiuto del compagno di colori Cecchi, a coronare il suo terzo posto nella classifica generale con una netta affermazione. Secondo Bartali e terzo Maes.
Articolo inviato da: Giovanni Tarello (Borgo D'Ale (VC))
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