13 maggio 2000 - Giro d'Italia

Il ceco Jan Hruska, vincitore nella meravigliosa cornice romana di Via della Conciliazione in faccia a S. Pietro, è la prima maglia rosa del Giro d'Italia 2000. Per l'atleta della Vitalicio Seguros-Grupo Generali, specialista delle gare contro il tempo, il successo più bello della carriera, ma la giornata romana ha regalato altri due eccezionali protagonisti: Paolo Savoldelli e Marco Pantani.
Il lombardo della Saeco-Valli & Valli è stato battuto per soli 58 millesimi di secondo su 4.600 metri di corsa: quasi una beffa, un'inezia che è difficile attribuire a una circostanza specifica anche se Savoldelli ha qualcosa da recriminare circa la curva che lo ha portato da Via Laurina a Via del Babbuino, tratto che è costato diverse sbandate e che ha messo in crisi soprattutto Marco Velo.
Marco Pantani ha chiuso in 6'18", con 40" di ritardo dal vincitore, e ha dimostrato di essere ancora lontano dalla migliore condizione eppure il Pirata ha diversi motivi per essere soddisfatto. Il suo ritorno in gara, 80 giorni dopo la Vuelta Valenciana e 342 giorni dopo Madonna di Campiglio, è di per sé occasione di festeggiamento, ma Roma gli ha regalato molto di più. L'affetto che la folla, e non solo i suoi tifosi, gli ha mostrato ha qualcosa di incredibile: nessuno ha fatto caso al suo modesto riscontro cronometrico, tutti gli occhi - e molti lucidi - erano per lui con la memoria che andava verso i giorni più belli e tanta voglia che possa arrivare presto un futuro ricco di soddisfazioni. Per la gente ormai Pantani è sinonimo di ciclismo e le recenti difficoltà nell'immaginario collettivo sembrano essere solo una parentesi da lasciarsi al più presto alle spalle.
Alle spalle di Hruska, al primo successo stagionale e al quarto in carriera di cui tre a cronometro, e Savoldelli si sono piazzati l'australiano Bradley McGee (La Française des Jeux), lo scatenato Mario Cipollini (apparso in salute ritrovata) che ha sfoggiato un'inconsueta maglia bianca con lo stemma del Vaticano in onore al Giubileo, e lo spagnolo Rubiera.
Tra i favoriti per la classifica generale ha limitato i danni Tonkov (11 secondi), più indietro Simoni e Gotti, abbastanza male Francesco Casagrande. Adesso la carovana rosa lascia Roma in direzione sud: prima tappa a Terracina dopo 129 chilometri, un affare per velocisti con Ivan Quaranta a guidare l'assalto al Re Leone Cipollini.
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