14 maggio 2000 - Giro d'Italia

Il via volante alle 13.47 dalla Statale Appia in Roma, all'altezza dell'ippodromo delle Capannelle: al via in 177 senza lo svizzero Pascal Richard e l'australiano Benjamin Brooks, entrambi della Linda McCartney Racing Team. Avvio molto sollecito con scatti e controscatti in serie e strada che sale leggermente vero i Castelli Romani. Al Gpm di Albano (3a cat. 400 m d'altitudine, 12,8 km) passa per primo un passista veloce come Alessandro Petacchi, prima maglia verde del Giro 2000, davanti a Di Biase e al colombiano Buenahora. Sullo slancio della volata un plotoncino di 16 elementi, senza alcun uomo di spicco, si avvantaggia e guadagna circa 30", ma l'azione della Saeco-Valli & Valli è incisiva e al km 30 restano avanti solo Baliani e lo spagnolo Uria che saranno ripresi al km 45. La prima ora di corsa si dipana a 47,790 km/h e l'andatura rimane vivace perché al km 56 c'è l'Intergiro nel centro di Latina. Al passaggio parziale passa per primo Mario Cipollini che con i 6" di abbuono diventa la maglia rosa virtuale. Alle spalle di Cipollini sfrecciano nell'ordine Guidi e Nauduzs. Al km 77 scatto di Leonardo Scarselli che sfrutta la mancata reazione del gruppo e arriva a guadagnare fino a 50", vincendo il traguardo volante di S. Felice Circeo; al km 101 sul battistrada si riportano anche Filippo Simeoni e Giuseppe Palumbo, ma ormai il gruppo è alle calcagna e in prossimità del circuito finale di Terracini si è di nuovo a ranghi compatti. Una caduta nelle retrovie attarda Savoldelli, che poi rientrerà in gruppo, ma soprattutto affonda Fabio Baldato che chiude a denti stretti con oltre 10' di ritardo e, purtroppo, la frattura al bacino e alla clavicola sinistra. A 5 km dalla fine ci provano Petacchi e Aggiano senza esito. Con il treno Saeco-Valli & Valli dimezzato per scortare Savoldelli è la Mobilvetta-Rossin a dettare il ritmo. Si arriva alla volata finale e a lanciare lo sprint è il Team Polti per Blijlevens; Cipollini viene chiuso da Quaranta e perde l'attimo giusto con il cremasco che va a vincere davanti a Marco Zanotti, l'olandese Steven De Jongh, Silvio Martinello e lo stesso Cipollini che però strappa a Hruska il primato in classifica generale.
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