14 settembre 1952 - Giro della Provincia di Reggio Calabria

Corsa attesissima, nonostante l'assenza di Coppi, che prende il via alle ore 9.05 dopo la benedizione dell'arcivescovo di Reggio Calabria Monsignor Ferro.
Dopo pochi chilometri una fuga di Giannelli e Lo Faro, subito annullata dagli uomini della Arbos. Un successivo tentativo, dopo un'ora di corsa, di Bini, Ciolli e Zampieri, non ha avuto successo cosìcche tutti i 43 partiti sono transitati insieme da Bova a 37 km di media. Gran caldo e corsa che prosegue blanda; un arresto di Bartali per registrare lo sterzo, non provoca nessuna reazione nel gruppo e dopo pochi minuti di inseguimento il fiorentino con Bresci e Corrieri rientra nel gruppo. Nessuna lotta sul non severo passo della Carriera dopo 70 km; sul culmine è transitato primo il pratese Logli seguito da Ciarcià e Lo Faro. Sempre in gruppo i corridori sono transitati al controllo rifornimento di Acri. In gruppo anche Maggini, Bonino e Bresci che avevano forato e avevano dovuto cambiare la ruota e Martini e Brasola Elio che, appiedati da una foratura, avevano a loro volta dovuto sostituire da sè il tubolare.
Si attacca il passo di Limina con in testa gli uomini della Bartali a controllare la corsa con una andatura ragionevole. Solamente verso il culmine, quando ormai Albani per una caduta, Petrucci, Pontisso e Ciolli per forature erano in ritardo (e abbandoneranno poco dopo) si è avuta una volatina con Astrua primo, Bartali subito dietro, Pezzi a 12", a 14" Scudellaro, Magni, Minardi, Zampieri e Podrocchi.
In discesa si è formato un gruppetto di testa con Bartali, Astrua, Minardi e Pedrocchi. Quest'ultimo ha ceduto mentre poco prima era rientrato Zampieri. Il quartetto viene raggiunto poco dopo Polistena da un gruppo di cui facevano parte anche Magni e Maggini.
Una ventina di uomini erano insieme al secondo rifornimento a Rosarno (dopo 171 km) con circa un'ora di ritardo sulla tabella oraria.
Lungo la salita di S.Elia, a meno di 50 km dall'arrivo, è Minardi della Legnano a dare fuoco alle polveri, scattando con estrema decisione. Dal gruppo escono in tre per dargli la caccia: Fiorenzo Magni, in maglia tricolore, Gino Bartali e il ligure Rinaldo Moresco. Quest'ultimo aveva subito capito che in quel momento era in gioco la sua posizione di capolista nella classifica per la maglia tricolore, ma aveva preteso troppo dalle sue forze. Infatti, dopo un chilometro di lotta, ha dovuto cedere.
In testa, sempre solo, Minardi insisteva nella sua fuga; dietro Magni e Bartali, lo tenevano a bada con un inseguimento tranquillo. Gli altri, dietro, perdevano continuamente terreno. Sulla sommità della salita di S.Elia, Minardi è transitato con 20" su Bartali e Magni, mentre gli altri, capeggiati da Astrua, Maggini e Moresco, erano ormai a un minuto.
In discesa si scatena Magni con Bartali a ruota e sul piano avviene il ricongiungimento.
Intanto alle spalle si organizzava l'inseguimento con Moresco, non ancora rassegnato, Maggini, Martini, Astrua, Padovan, Barozzi, Rossello Vincenzo, Isotti, Pezzi, Scudellaro, Defilippis e Servadei. A Scilla il ritardo del gruppo inseguitore si è ridotto a qualche secondo: sembrava che dovesse avvenire il ricongiungimento, ma all'improvviso i tre fuggitivi, che sembravano dover desistere, hanno ripreso a forzare e hanno dato vita ad un finale travolgente che gli ha permesso di presentarsi in testa sul magnifico rettilineo del lungomare di Reggio Calabria per disputarsi la volata a tre.
Minardi è scattato ai 200 metri e si è portato al comando; Magni gli ha risposto immediatamente e Bartali si è trovato leggermente staccato. Ma Gino, preso il punto d'appoggio, è scattato a sua volta e irresistibilmente, ha superato prima Minardi e poi Magni che nel frattempo era passato in testa. E' stato a questo punto che un motociclista si è parato davanti ai corridori: Bartali ha dovuto sterzare, e così pure gli altri, riuscendo comunque a tagliare per primo il traguardo.
Con questa vittoria Bartali balza in testa alla classifica del Campionato Italiano a pari punti con Minardi, ma per effetto delle due vittorie ottenute è primo assoluto.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy