Storia di Giovanni Cuniolo

Passato al ciclismo dopo essere stato un buon podista, formidabile velocista, sapeva destreggiarsi in ogni circostanza, grazie anche alla sua astuzia ed a qualche scorrettezza: veniva infatti soprannominato "manina" proprio perché usava un pò troppo le mani in volata. Cominciò a segnalarsi a livello nazionale nel 1903 ma i suoi successi più significativi giunsero negli anni seguenti: 2 edizioni della prestigiosa Coppa del Re, le prime tre edizioni (1906, 1907, 1908) del Campionato Italiano professionisti (indossava un'atipica maglia tricolore a strisce verticali) e soprattutto il Giro di Lombardia del 1909 (dove sconfisse in volata tutti i più grandi campioni francesi). In precedenza, nel 1906, aveva stabilito il primo record dell'ora italiano, percorrendo km 39,650, distanza decisamente ragguardevole considerando l'epoca.
Dopo un declino fulmineo (quasi parallelo a quello del suo grande rivale Gerbi con il quale dette vita ad accesissimi scontri), si ritirò dall'attività agonistica relativamente giovane (28 anni), si stabilì definitivamente a Tortona dove divenne concessionario della Fiat e fu prodigo di consigli con i giovani ciclisti, avendo tra l'altro la fortuna di assistere alle prime affermazioni del giovane Fausto Coppi che divenne il suo allievo prediletto.
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