Storia di Henri Pélissier

Il maggiore per età e valore dei tre famosi fratelli francesi. Dotato di qualità di prim'ordine fu in grado di imporsi su ogni terreno e vinse, infatti, ogni genere di gara sia in Francia che oltre frontiera, in Italia specialmente; fortissima la sua personalità, impulsivo e ribelle non era troppo disponibile per accettare le imposizioni anche del patron del Tour Henri Desgrange contro il quale ebbe una violenta alzata di testa che lo portò ad abbandonare il Tour de France del '24 alla terza tappa assieme al fratello Francis e al compagno di squadra Maurice Ville. Fu proprio in quel giorno, 26 giugno 1924, che lo scrittore-giornalista Albert Londres realizzò nel caffè della stazione di Coutances l'intervista con Henri che fornì il materiale per redigere il suo celebre reportage "I forzati della strada" per cui si può dire che appartiene alla leggenda della Grande Boucle. Straordinario il suo palmares nel quale splendono la vittoria nel Tour '23 (3 tappe quell'anno, più altre 7 al suo attivo, 8 volte maglia gialla, 2° nel '14) e quelle prestigiose nel Giro di Lombardia dell'11, '13, '20, nella Milano-Sanremo '12, nella Parigi-Roubaix '19 e '21, nella Bordeaux-Parigi '19, nella Parigi-Tours '22 e nel campionato francese '19 (2° nel '20, nel '21 e nel '24; 3° nel '23). Corse fino alla soglia dei 40 anni abbandonando l'attività agonistica nel 1928, dopo ben 18 stagioni da professionista e con una cinquantina di vittorie all'attivo.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy