Storia di Romeo Rossi

A 16 anni andò a lavorare come operaio delle F.S. con il padre Antonio il quale morì giovane lavorando in galleria a Prato.
Nel 1929, a 17 anni, fu chiamato in Vaticano a Roma com giardiniere dove fu notato dai dirigenti della SS Ciclistica Lazio e iniziò a correre come esordiente.
Tornato a Prato fu tesserato dall'A.C. Pratese come dilettante imponendosi subito all'attenzione generale con 5 vittorie nell'anno dell'esordio e confermandosi poi, nel triennio successivo, acerrimo rivale di Aldo Bini e Gino Bartali che all'epoca spopolavano tra i dilettanti.
Passò professionista nel 1934,, conseguì nei primi due anni di carriera discreti risultati con quattro vittorie tra gli indipendenti e piazzamenti di assoluto prestigio (2° al Giro dell'Emilia del 1934 e 3° al Giro del Piemonte del 1935). Al termine del 1935 si ritrovò in squadra con Learco Guerra di cui fu gregario assiduo e fedele fino alla fine dell'attività agonistica.
Al termine della carriera, interrotta a causa della guerra nel 1940, si dedicò alla gestione del negozio di bici e dopo la guerra come costruttore di biciclette da viaggio.
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