Sono 170 i partenti dell'edizione del cinquantenario del Gran Premio Montanino per elite under 23, prima edizione nel 1933 firmata da Aldo Bini, che prevede per festeggiare le nozze d'oro, un ritorno all'antico del suo tracciato, con tre passaggi dalla salita della Castellina e tre da quella tradizionale e più impegnativa della Costa. La corsa è seguita da numerosi sportivi ed è organizzata dall'appassionato comitato di Montanino con l'ausilio della Fracor Modolo Pratomagno. Una prima fuga vede protagonisti Sesti, Gradinare, Centra e Alberio; una seconda azione vede all'attacco una dozzina di corridori che vengono raggiunti all'ottantesimo chilometro. Il finale e soprattutto gli ultimi 30 Km sono spettacolari, belli ed avvincenti. Prima l'azione dell'ucraino Chuchulin, quindi Favilli, Sbaragli, Moschen, Stefani, Andriato ripresi da Parrinello e dagli inseguitori a 13 Km dal traguardo quando si accende la bagarre con Randazzo che scatta proprio al culmine della salita a 11 chilometri dall'arrivo. Su di lui rientrano prontamente Stefani e Parrinello ed il terzetto guadagna fino a 25". Sembra fatta per i tre, che però devono subire la reazione vigorosa della Trevigiani. La fuga è così annullata a soli 600 metri dal traguardo e nella volatona di 70 corridori è il ventunenne milanese Delle Stelle ad imporsi con sicurezza su Favilli e Andriato.