13 settembre 2010 - Vuelta a Espana

Da Gijon parte la sedicesima tappa della Vuelta 2010, con arrivo previsto in quota sull'Alto de Cotobello. Inizio di corsa scoppiettante con vari tentativi di fuga prontamente neutralizzati dal gruppo. Un'azione importante nasce intorno al km 64, e vede protagonisti 10 corridori: Luis Leon Sanchez (Caisse d'Epargne), Juanjo Oroz (Euskaltel Euskadi), Ludovic Turpin (Ag2r La Mondiale), Mathieu Sprick (Bbox Bouygues Telecom), Marco Marzano (Lampre Farnese), Thomas Peterson (Garmin Transitions), Sebastian Langeveld (Rabobank), Kevin De Weert (Quick Step), Frederick Willems (Liquigas Doimo) e Alexsandar Dyachenko (Astana). Al km 73 i battistrada hanno 2' di vantaggio sul gruppo. La presenza di Sanchez, abbastanza vicino in classifica, impedisce alla fuga di prendere un ampio margine. Poi sulla prima salita di 1° categoria, il Puerto de San Lorenzo, scattano dal gruppo due corridori dell'Euskaltel Euskadi, Mikail Nieve e Amets Txurruka. I due, insieme ad Oroz, che si è staccato dai battistrada per attenderli, al km 82,4 hanno un ritardo dai battistrada di 1'25" e un vantaggio sul gruppo di 1'35". Intanto dal gruppo provano una contro offensiva anche David Garcia e Ruben Plaza (Caisse d'Epargne), Andrei Kasheckin (Lampre Farnese), Jan Bakelandts (Omega Pharma), Alexander Kolobnev (Team Katusha) e Johann Tschopp (Bbox Bouygues Telecom), ma i Liquigas di Nibali controllano la situazione. Sulla salita dell'Alto de la Cobertoria, è la Saxo Bank, con Fabian Cancellara a prendere in mano la situazione, imponendo un ritmo molto elevato e a chiudere sui contrattaccanti. Dopo il gran lavoro dello svizzero gregario di lusso, è Frank Schleck, a 43 km dalla conclusione, a tentare l'attacco che può riaprire la Vuelta, (in classifica è a 2'48" da Vincenzo Nibali). L'azione del lussemburghese non è però troppo convincente ed è subito ripreso. Gli uomini di classifica arrivano insieme fino alle pendici del Cotobello, in un gruppo di 14 unità dove ci sono anche il francese David Moncoutiè (Cofidis) e Roman Kreuziger, compagno di Vincenzo Nibali. Schleck comunque non si da per vinto e attacca; questa volta riesce a staccare i suoi diretti rivali. In testa Nieve ha staccato i compagni di fuga e su questo gruppetto rientra Schleck. Ai -6 km all'arrivo Nieve ha 2'01" sui primi inseguitori e 2'16" sul gruppo maglia rossa composto da: Carlos Sastre e Xavier Tondo (Cervélo Test Team), Nicolas Roche (Ag2R-La Mondiale), David Arroyo e Ruben Plaza (Caisse d'Epargne), David Moncoutie (Cofidis), Remy Di Gregorio (FDJ), Tom Danielson (Garmin-Transitions), Christophe Le Mevel (FDJ), Vincenzo Nibali e Roman Kreuziger (Liquigas-Doimo), Peter Velits (Team HTC-Columbia), Joaquin Rodriguez (Team Katusha), Ezequiel Mosquera e David Garcia Dapena (Xacobeo Galicia). Nel primo gruppo inseguitore è ancora Schleck che si sobbarca il lavoro maggiore e riceve un aiuto, seppur minimo, solo da Tom Danielson (Garmin Transitions) anche lui rientrato sul gruppetto. Poi è Carlos Sastre (Cervelo) che rientra sul gruppetto di Schleck, ma il lussemburghese, ai -4 scatta e da solo si mette all'inseguimento del battistrada. Ai -2 Nieve ha 1'46" su Schleck e a -1,5 il vantaggio è di 1'31", mentre il lussemburghese ha 32" sul gruppo di Nibali. Ultimo chilometro e Schleck ha un ritardo di 1'27" dal battistrada. Mentre davanti Nieve va a conquistare la tappa, dietro in gruppo scoppia la bagarre. Il primo ad andare in difficoltà è Peter Velits (Htc Columbia) e subito prova ad approfittarne Nicholas Roche (Ag2r La Mondiale), seguito da Ezequiel Mosquera (Xacobeo Galicia). L'azione dei due è buona ma poi, come una scheggia, parte Joaquim Rodriguez. L'attacco, piazzato ad 800 metri all'arrivo, mette in seria difficoltà Nibali che sul traguardo è costretto a cedere la maglia rossa e ben 37". La Vuelta comunque è ancora aperta e dopodomani, dopo il giorno di riposo, ci sarà l'attesissima cronometro di 46 km, che potrebbe ridisegnare la classifica generale che vede nuovo leader Joaquim Rodriguez, secondo Nibali a 33" e terzo Mosquera a 53". Secondo sul traguardo è Frank Schleck che guadagna 22" su Rodriguez e 1'05" su Nibali, riportandosi in classifica al quarto posto con 2'16" di ritardo.
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