Terza tappa del Giro di Turchia, da Bodrum-Marmaris, 166 i chilometri da percorrere. Dopo alcune scaramucce iniziali, al chilometro 27 evadono in quattro: Maciej Bodnar (Liquigas-Doimo), Nelson Oliveira (Xacobeo-Galicia), Adam Sznitko (CCC Polsat) e Diego Caccia (ISD-Neri). Il quartetto raggiunge un vantaggio massimo di quasi cinque minuti sul gruppo; margine che inizia ad assottigliarsi non appena la stessa ISD-Neri avvia un forcing sulle rampe del secondo GPM in programma, una trenata che riduce a non più di 35 l'avanguardia del gruppo. Raggiunti i fuggitivi, è un altro portacolori della ISD-Neri a contrattaccare, Dimitro Grabovskyy, assieme al lettone Saramotins dell'HTC-Columbia. Ripresi i due battistrada è il capitano dell'ISD-Neri Visconti, che scatta sull'impegnativo strappo ai -10 dall'arrivo. Lo seguono in tre della Cofidis (David Moncoutié, Remi Pauriol e Rein Taaramae) oltre a Spilak della Lampre. Non c'è reazione immediata da parte del gruppo e i particolare del leader Greipel, così i cinque portano il loro vantaggio sul mezzo minuto e s'involano verso l'ultimo chilometro. Pauriol si sacrifica per la causa Cofidis, Visconti battezza la ruota di Spilak e, non appena lo sloveno si sgancia, lo passa a doppia velocità concedendosi anche il tempo e il lusso di tirar fuori la collanina e baciarla sulla retta finale. Terzo è il campione nazionale estone Rein Taaramae (Cofidis), a seguire i compagni Pauriol e Moncoutie. Sesto Tiziano Dall'Antonia (Liquigas-Doimo) che si aggiudica lo sprint del primo gruppo inseguitore, mentre la maglia blu Greipel si presenta solo dopo 22 secondi, un gap che costringe il tedesco a cedere il simbolo del comando a Taaramae, ora in testa alla classifica generale con Visconti subito dietro ad un solo secondo e l'ex leader a sei.