14 marzo 2011 - Tirreno-Adriatico

Sesta tappa della Tirreno-Adriatico di 182 chilometri da Ussita a Macerata. Rispetto al percorso originario, modificato a causa delle forti piogge della scorsa settimana che hanno provocato frane, quello disegnato per oggi risulta sicuramente più duro nel finale con l'attraversamento della città di Macerata per quattro volte con la salita di Borgo San Giuliano (250 metri al 18%) in prossimità del traguardo della centralissima Piazza della Libertà. Da Ussita (SS. 609 per Visso) la partenza avviene alle ore 11.54 con 152 corridori. Nelle vesti di starter della tappa il sindaco di Ussita Sergio Morosi. Non prende il via Daniel Oss (Liquigas Cannondale). Il primo allungo significativo della tappa si verifica dopo 44 chilometri ad opera dello sloveno Borut Bozic (Vacansoleil Dcm). In località Tolentino (km 47) il fuggitivo ha accumulato un vantaggio di 1'20". Media della prima ora di corsa 49,400 km/h di media. Il battistrada transita al Gran Premio della Montagna di Pietra Rossa (km 59 - altitudine 690 metri) con un vantaggio di 2'15" su Davide Malacarne, che così consolida la maglia verde di leader della speciale classifica per gli scalatori; terzo il belga Dries Devenyns e quarto lo sloveno Gorazd Stangelj (Pro Team Astana). A 100 km dall'arrivo di Macerata, dal gruppo esce al contrattacco Bert Grabsch (Htc Highroad) che, al km 89, riesce ad agganciare Bozic. I due, al km 94, hanno 4'15" di vantaggio sul gruppo. Dopo 105 chilometri, al Traguardo speciale di Filottrano transitano nell'ordine Bozic e Grabsch. Dietro alla coppia in fuga a 5'07" la maglia rossa di leader della classifica a punti Tyler Farrar (Team Garmin-Cervelo) e lo spagnolo Egoi Martinez (Euskaltel Euskadi) a 5'28". Con un ritardo di 6'05" transita il resto del plotone. Ai meno 60 dal traguardo (nei pressi di Helvia Recina), la maglia rossa Farrar e Martinez sono ripresi dal gruppo cronometrato a 5'26" dai due uomini in fuga: 5'40" ai meno 50, 4'16" al km 40, 3'00" ai meno 30. All'inizio del secondo giro valido come Gpm a Macerata (km 139 - altitudine 298 metri) Bozic passa per primo davanti a Grabsch con il gruppo a 2'00" guidato da Mori (Lampre-Isd) e Murayvev (Pro Team Astana). I due battistrada sono riassorbiti in prossimità del secondo ed ultimo Traguardo Speciale posto al km 167 (inizio della terza ed ultima tornata attorno Macerata) vinto da Przemyslaw Niemiec (Lampre-Isd) davanti al compagno di squadra Michele Scarponi, Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale) e Damiano Cunego (Lampre-Isd) col gruppo molto allungato. Le scaramucce finali incominciano nei 2 chilometri conclusivi in occasione dell'ultima scalata nella zona di Borgo San Giuliano con lo strappo al 18%. Il primo ad allungare è Cunego alla cui scia si portano Cadel Evans, Danilo Di Luca, Angel Madrazo, Philippe Gilbert, Michele Scarponi, Giovanni Visconti, Tiago Machado, Ivan Basso e Vincenzo Nibali. Alla progressione di Cunego hanno perso leggermente contatto la maglia bianca di miglior giovane Robert Gesink e Stefano Garzelli. All'altezza dell'ultimo chilometro tenta il forcing Madrazo, ma l'atleta spagnolo nulla può al tentativo di Scarponi che si porta dietro Nibali. I due sono riassorbiti ai 500 metri e sorpassati da Visconti sulla cui scia si porta Evans. L'ex campione del mondo riesce ad impostare per primo la curva secca a destra che immette sul traguardo finale in pieno centro storico e vince senza problemi davanti a Visconti, Scarponi, Nibali, Basso, Poels, Garzelli, Gesink, Gilbert e Machado. Domani tappa conclusiva a cronometro con Evans che ha un vantaggio di 9" su Scarponi, 12" su Basso, 15" su Gesink e 21" su Nibali.
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