13 marzo 2011 - Trofeo Franco Balestra

Con 180 corridori sulla linea di partenza, la carovana si mette in moto alle ore 12,00 da Palazzolo Sull'Oglio per raggiungere San Pancrazio, "km. 0" della gara; starter il Presidente federale Renato Di Rocco, Angelo Del Barba, e l'ex campione del pedale, Dino Zandegù.
La prima ora di gara viene percorsa ad una media superiore ai 45 km/h. Sono tanti i tentativi di fuga che non danno alcun esito poi, si forma al comando un plotone di 14 corridori: Davide Pacchiardo (Brunero), Emiliano Betti (Gragnano), Alessandro Tonelli (Gavardo), Alberto Petitto (Zalf), Andrea Di Corrado (Colpack), Alfio Locatelli (Palazzago), Mattia Sinigaglia (Trevigiani), Matteo Grava e Mattia Pozzo (Viris), Stanislau Bazhkou (Podenzano), il tricolore cronoindividuale Matteo Mammini (Mastromarco), Simone Bruni e Alessandro Mazzi (Petroli Firenze) e Matteo Tonni (Egidio). I battistrada collaborano attivamente portando il vantaggio sul gruppo ad un massimo di 2'33" al km. 115. I vari passaggi sul GPM del Colle Bellavista vengono ripartiti tra Borella (Progettociclismo), Rabitsch (Arbo), Petitto (Zalf), Pacchiardo (Brunero), per due volte, mentre Mazzi si aggiudica l'ultimo GPM, quello del Gandosso, transitando tutto solo con circa 1' sull'immediato inseguitore, Sinigaglia (Trevigiani). La fuga dei 14 corridori comincia a perdere terreno al km. 143 quando Alfio Locatelli (Palazzago) deve arrendersi a causa di una foratura. Dopo qualche chilometro si rialza Matteo Grava (Viris) vittima del forte ritmo imposto dal fuggitivo Mazzi che costringe i suoi ex compagni di fuga ad un estenuante inseguimento fino alla resa anche degli altri ex fuggitivi tra i quali si distingue Mattia Pozzo, uno degli ultimi ad arrendersi alla rincorsa del gruppo compatto. Mazzi insiste solitario al comando inseguito da Sinigaglia (Trevigiani) e da un quartetto formato da Fichera (Petroli Firenze), Karimov (Team Idea), Zardini (Colpack) e Nicola Boem (Zalf), che rimane l'unico corridore a contrastare il tentativo del battistrada che resiste stoicamente in testa. A due chilometri dall'arrivo sono soli 5 i secondi che dividono Mazzi da Boem, il finale è emozionantissimo e l'incertezza sull'esito finale dura fino ai 300 metri dall'arrivo quando, dall'ultima curva, sbuca solitario Alessandro Mazzi accolto dal boato del folto pubblico che assiepa il vialone d'arrivo. Mazzi, veronese di Valeggio Sul Mincio, nello storico quadrilatero di Custoza, 24enne, in livrea della Petroli Firenze, ottiene una stupenda vittoria conseguita dopo 130 chilometri di fuga, 32 dei quali in perfetta solitudine fin dal km. 138 di corsa quando è scattato per concludere solitario sotto lo striscione d'arrivo con un'azione portata a termine con grande autorevolezza, rintuzzando l'estremo tentativo del veneziano Nicola Boem giunto secondo con un ritardo di 6". Terza posizione per Sonny Colbrelli che, con un ritardo di 37", precede nell'ordine Massimo Graziato, Ruslan Karimov e Alexander Serebryakov.
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