Storia di Peter Daniel Moeskops

Autentico colosso (m. 1,87 per kg 93) dopo aver praticato con successo anche la lotta si dedicò al ciclismo diventando uno dei massimi protagonisti nell'epoca d'oro della velocità in virtù della sua potenza incontenibile e dell'accortezza con la quale sapeva destreggiarsi nei confronti più difficili. Gli attribuirono il nomignolo di "Gigante dei polders", a parte la stazza, soprattutto per le grandi affermazioni che danno splendore al suo palmares. Per cinque anni è stato campione del mondo, nel '21 a Copenaghen, nel '24 a Parigi (ma il torneo iridato era iniziato a Liverpool), nel '23 a Zurigo, nel '25 ancora a Parigi e nel '27 a Milano, dove battè in finale l'italiano Cesare Moretti: fu pure 2° nel '29 e '30 (sconfitto da Michard), 4° nel '25, '27 e '28. Nella sua carriera, che concluse a quarant'anni con l'ennesimo titoli di campione d'Olanda (lo conquistò nove volte dal '17 in poi), s'aggiudicò pure una ventina di Gran Premi di velocità in tutta Europa, senza trascurare anche una notevole attività negli Stati Uniti dove venne invitato per molte tournée.
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