14 maggio 2011 - Giro d'Italia

Ottava tappa del Giro d'Italia con partenza da Sapri ed arrivo a Tropea dopo 217 chilometri pianeggianti, ma con un arrivo al termine di uno strappetto adatto a colpi di mano. Dopo l'avvio bastano appena 2 km per fare andare via la fuga: tanto ci mettono, infatti, Leonardo Giordani e Mirko Selvaggi a scattare e a guadagnare fin da subito un margine considerevole su un gruppo molto rilassato: al chilometro 20 di gara la coppia al comando ha già un vantaggio di 10'15" che poi sale ancora lentamente fino a 10'50" al chilometro 67. Nel frattempo, dopo una cinquantina di chilometri, ha deciso di fermarsi il colombiano Fabio Duarte della Geox-Tmc; il colombiano si ritira per dei forti dolori al ginocchio che già ieri gli avevano fatto accusare un quarto d'ora di ritardo. Visto che i due fuggitivi sono molto lontani in classifica anche oggi la Rabobank non deve preoccuparsi più di tanto di tenere il distacco sotto controllo: nella prima metà di tappa la responsabilità, infatti, se la prendono sopratutto la Quick Step e la HTC Highroad, mentre successivamente si fa vedere in testa anche qualche uomo dell'Androni. In corsa succede poco o nulla di rilevante per svariati chilometri: ai meno 40 il vantaggio di Giordani e Selvaggi è sceso a cinque minuti e anche al traguardo volante di Vibo Valentia (25 all'arrivo) non c'è battaglia sia davanti, primo Selvaggi, che in gruppo per prendere gli ultimi 2" di abbuono a disposizione per il terzo posto. Al passaggio il vantaggio della coppia al comando è di 2'47". A 10 km dall'arrivo una caduta coinvolge Wilson, Blanco e, soprattutto Stefano Garzelli che viene atteso da tutti i compagni di squadra; poche centinaia di metri dopo si ferma anche Manuel Belletti, vittima di una sbandata che gli ha provocato la rottura dei raggi di una ruota e che riceve la bici dal compagno di squadra Frapporti per ripartire in fretta. In questa fase piuttosto concitata il gruppo aumenta l'andatura e a 7500 metri dal traguardo finisce la fuga di Giordani e Selvaggi: la loro azione è durata ben 208 chilometri. A fatica rientra in gruppo Stefano Garzelli, ma sarà difficile che possa risalire nelle prime posizioni visto la forte andatura e i pochi chilometri che mancano al termine della corsa. Negli ultimi cinque chilometri si fanno vedere in testa anche gli uomini della Sky per Davide Appollonio; sullo strappo che porta a Tropea il primo che prova a scattare è Oscar Gatto a 1.4 km dall'arrivo e con grandissima sorpresa al suo inseguimento si porta niente meno che Alberto Contador che però non riesce a prendere la scia del corridore della Farnese. Il numero realizzato da Gatto è stupendo e il chilometro finale è un capolavoro di resistenza e può esultare a braccia alzate. Contador è secondo a pochi metri, ma è classificato con lo stesso tempo del vincitore. Il gruppo arriva con 5" di ritardo e viene regolato da Alessandro Petacchi. A seguire Kristoff, Ferrari, Appollonio, Ventoso e Nocentini. In classifica generale Pieter Weening mantiene ancora la maglia rosa mentre Alessandro Petacchi rafforza la leadership nella classifica a punti. Ottima prova per Alberto Contador che dopo i secondi lasciati nella cronosquadre e i 12" di abbuono persi ieri da Scarponi, decide di prendersi una bella rivincita; il madrileno della Saxo Bank riesce a guadagnare la bellezza di 17" su tutti i rivali, 12" di abbuono e 5" di distacco.
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