14 giugno 2010 - Tour de Suisse

La terza tappa del Tour de Suisse, parte senza Sagan (lo slovacco è stanco e la Liquigas ha preferito non tirargli il collo). Al km 10 parte una fuga che vede protagonisti Pliuschin, Capelli e Veikkanen, il più vicino in classifica con un distacco di 2'18" da Cancellara. Il gruppo e in particolare il Team Saxo Bank ignora i tre battistrada e, ai meno 60 km dall'arrivo, il loro vantaggio è ancora di 8'28". Ci pensano allora Omega Pharma e Sky, poi supportate dalla Cervélo, a mettersi in testa al gruppo a condurre l'inseguimento con veemenza. Nel giro di dieci chilometri il vantaggio cala di quasi tre minuti (5'37" ai meno 50) e ai meno 40 è di 4' netti. In testa il moldavo Pliuschin approfitta del chilometro al 9.7% di pendenza media che caratterizza l'immediata vicinanza dell'arrivo di tappa, sotto al quale ai meno 30 si transita per la prima volta, per salutare la compagnia di Veikkanen e Feillu e tentare l'azione solitaria. Il suo tentativo dura fino ai meno 22. Dietro, nel frattempo, succede di tutto: dopo che Dmitriyev e Brice Feillu hanno iniziato la serie di scatti, è l'attacco di Txurruka che accende la miccia, mentre si va a formare un gruppetto con corridori come Gesink, Barredo, Carrara. La maglia gialla di Cancellara non si muove ed approfitta dell'azione di gregariato di Andy Schleck, mentre Fuglsang e Larsson controllano i contrattaccanti. Dopo il Gpm lo stesso Cancellara tenta di ricucire il gap di 15" che si è creato, allungando leggermente in discesa, poi un nuovo scatto di Gesink (francobollato ancora da Fuglsang) da vita al tentativo solitario di Albasini, partito a 18.5 km dall'arrivo, che rimane in avanscoperta fino ai meno 12. Ancora un chilometro ed è la volta di Luís León Sánchez Gil; a questo attacco rispondono Freire, Kirchen, Ballan, Elmiger, Rojas e Devenyns che cercano di riportarsi sul corridore della Caisse d'Epargne. Sfumata anche quest'azione, intorno ai meno 5 km, ci prova timidamente Cheula, finché sotto lo strappo finale non è il Team HTC-Columbia a prendere seriamente in mano la situazione. Con Cancellara di nuovo in difficoltà, Rogers lancia Tony Martin all'attacco. Il gruppo non è affatto sorpreso dalla progressione del passista scalatore tedesco. Urán, Roche, Gesink e Frank Schleck gli si incollano così alla ruota, mentre Armstrong è bello vigile in testa al gruppo con Gilbert che, nonostante il lavoro svolto dai suoi compagni, perde contatto. Dopo un tentativo di Roche al chilometro e mezzo, è l'allungo di Frank Schleck a 1.1 km dall'arrivo di Schwarzenburg a mettere tutti d'accordo, anche se Mollema tenta di ricucire il gap ed il colombiano Urán tenta la rimonta solitaria negli ultimi 800 metri, rischiando addirittura di cadere lungo il rettilineo finale per colpa di un tifoso e, soprattutto, per via della mancanza di lucidità. Tappa a Frank con Mollema che regola, a 3", il gruppetto con Morabito, Carrara, Gárate, Gesink, Lövkvist, Roche e Martin, con quest'ultimo che va a vestire la maglia gialla su Cancellara (giunto a 7"). Negativa la prova di Kreuziger, giunto a 2'04" ed ora 55esimo in classifica.
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