14 luglio 1973 - Cuneo-Limonetto

Prima edizione della Cuneo-Limonetto, con il C.T. della nazionale italiana Nino De Filippis ad osservare i possibili azzurri per il mondiale di Barcellona. Alla partenza non sembra nemmeno estate, infatti è una mattinata fredda sotto un cielo grigio quando partono gli 84 concorrenti. Nelle fasi iniziali scandisce il passo Crepaldi, poi a Tarantasca (km 56) nasce un'azione che vede protagonisti Gosta Pettersson, Bonacina, Parecchini, Favaro, Landini, Dalla Bona, Lualdi, Antonini, Osler, Dominoni, Juliano. A questi si agganciano Battaglin, Francioni, Giuliani, Laghi, Conati, Borgognoni, Colombo e Tazzi. Al rifornimento di Borgo S.Dalmazzo in testa sono in 24. Il gruppo viene cronometrato ad oltre un minuto. Dal gruppo contrattaccano Bitossi e Poggiali; il primo si rialza mentre Poggiali riesce ad agganciare i battistrada che, nel frattempo, hanno perso Caverzasi per una foratura. Un violento temporale si abbatte sulla corsa ed intanto aumenta via via il vantaggio dei battistrada: 3'38" al chilometro 150. A questo punto il gruppo accorcia le distanze dando l'impressione di voler colmare il divario, ma giunto a 1'45" tira nuovamente i remi in barca e i battistrada riprendono a guadagnare. Un altro temporale si abbatte sulla corsa mentre è sempre più vicino il traguardo di Limone. Davanti in parecchi cedono, e poi sono Gosta Pettersson, Simonetti e Lualdi che staccano gli altri compagni di fuga. Battaglin reagisce e poi rallenta concedendo spazio ai fuggitivi e non riesce a colmare il divario sui difficili tornanti di Limonetto. Al telone dell'ultimo chilometro scatta Lualdi che, una volta raggiunto da Gosta Pettersson, prende le misure ai cento metri per imporsi nettamente con un paio di macchine di vantaggio sullo svedese. Terzo è Simonetti a 25", quarto Battaglin a 30" poi a seguire Poggiali, Farisato e Giuliani. I big hanno dormito giungendo al traguardo con ritardi elevati: Zilioli a 4', Motta, Bitossi, Gimondi, Dancelli e Panizza a 5'30". Per il 22enne Lualdi, lombardo di Busto Arsizio, che ha staccato la licenza di professionista dopo 25 successi ottenuti nelle categorie allievi e dilettanti, si tratta della prima affermazione nella categoria maggiore e adesso anche lui può sperare nella maglia azzurra.
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