14 giugno 2014 - Critérium du Dauphiné Libére

Settima tappa del Giro del Delfinato 2014 con l'atteso arrivo in quota a Finhaut-Emosson. Come da copione, l'andatura è elevata fin dalle prime battute con diversi corridori che provano ad andare all'attacco. Sulla Côte des Gets, dopo 34 chilometri, parte il tentativo buono con Lieuwe Westra (Astana), Yuri Trofimov, Egor Silin (Katusha), Ryder Hesjedal (Garmin - Sharp) e Julian Alaphilippe (Omega Pharma - QuickStep), raggiunti in un secondo momento anche da Alessandro De Marchi (Cannondale), Giovanni Visconti (Movistar), Tony Gallopin (Lotto - Belisol), Daniel Schorn (Team NetApp - Endura), Matthias Brandle (IAM Cycling), Blel Kadri (Ag2r La Mondiale), Cyril Gautier (Europcar), Greg Van Avermaet (BMC) e Lars Boom (Belkin). Il gruppo lascia fare e il tentativo arriva ad avere un margine anche superiore ai 7 minuti. La prima parte di corsa passa tranquilla con il friulano De Marchi che transita per primo ai GPM del Col du Corbier e del Pas de Morgins, rafforzando la leadership nella classifica degli scalatori. Ai piedi della penultima ascesa, il Col de la Forclaz, il vantaggio è ancora considerevole e i 14 capiscono che c'è la possibilità di arrivare al traguardo. Sono i due della Katusha, Trofimov e Silin, ad accendere la miccia. Gli attacchi, soprattutto di Trofimov, scremano in maniera considerevole il gruppo dei battistrada e i soli Gallopin, Hesjedal e Westra hanno la forza di seguirli, ma solo per poco. In vista del GPM, infatti, Trofimov piazza una un'ulteriore rasoiata e l'unico in grado di seguirlo è proprio il compagno di squadra. Nel gruppo maglia gialla, comprendente tutti i migliori, è la Sky che si prende l'incarico di controllare la corsa. In particolare è Vasilj Kiriyenka a fare l'andatura, senza ricevere cambi da nessuno. Il lavoro del bielorusso crea una prima selezione ma tutti i big restano lì e si arriva al GPM con il gruppo maglia gialla forte di una quarantina di unità. Intanto davanti i due russi guadagnano nei confronti degli inseguitori e approcciano l'ultima ascesa con un vantaggio intorno al minuto. Nel tratto in discesa, nel gruppo inseguitore, è Vincenzo Nibali (Astana) che prova un timido attacco, annullato prontamente vista anche la strada non particolarmente impegnativa. Inizia la salita finale anche per il gruppo maglia gialla; ai -5 Froome ha ancora quattro compagni di squadra che lo scortano; il ritardo dai battistrada è di 4'16". Sono David Lopez e Geraint Thomas che nel primo tratto della salita vers Finhaut-Emosson alzano il ritmo mettendo in difficoltà alcuni uomini di classifica come Haimar Zubeldia (Trek) e Tanel Kangert (Astana). Ad eccezione di Igor Anton (Movistar), nessuno sembra avere la forza di rispondere al ritmo degli Sky che proseguono nel loro lavoro di logoramento e riprendono anche lo spagnolo della Movistar. Ai 4 dal traguardo entra in azione Mikel Nieve il cui passo contribuisce a creare un'ulteriore selezione che mette in difficoltà Jakob Fuglsang (Astana) e Adam Yates (Orica GreenEDGE). Anche Nieve conclude il suo lavoro (poco prima dei 2 km al traguardo) e rimane solo Porte della Sky; dietro a lui in fila indiana, Froome, Contador, Nibali e altri sei corridori. Ai -2 il gruppetto inseguitore sta per riprende Hesjedal. Ancora poche decine di metri e, mentre Porte sta agganciando Hesjedal, arriva l'attesissimo scatto di Alberto Contador (Tinkoff - Saxo). Lo spagnolo riesce a piazzare una rasoiata delle sue e neanche Chris Froome (Sky) riesce a resistere. Il britannico preferisce rimanere a ruota di Richie Porte assieme a Nibali e Andrew Talanski (Garmin - Sharp) nel tentativo di limitare i danni ma il vantaggio dell'avversario aumenta; 18" all'ultimo. Davanti intanto i due battistrada salgono dandosi cambi regolari e nulla sembra in grado di fermarli. In vista dell'ultimo chilometro però alle loro spalle compare una maglia Astana; è l'olandese Westra che, perfetto nella gestione delle forze, riesce proprio nel tratto più impegnativo della salita, con pendenze al 20%, a colmare il distacco, supera i due Katusha al cartello dei 100 metri alla conclusione e vince nettamente per distacco. Dietro si lotta per la generale; negli ultimi 1000 metri, sul tratto più duro, Froome finalmente rompe gli indugi e prende in mano la situazione in prima persona, seguito dall'ottimo Talanski che cerca di sfruttare la preziosa collaborazione di Hesjedal. Nibali perde invece leggermente terreno e prosegue del suo passo. L'azione della maglia gialla si rivela insufficiente per limitare il distacco da Contador che taglia il traguardo 20 secondi prima di lui. In questo modo lo spagnolo riesce a sflilargli la maglia, lanciando un segnale importante in vista del Tour de France. Si è difeso come ha potuto Vincenzo Nibal, ottavo al traguardo, che ha mantenuto il sesto posto in classifica generale.
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