Comincia a correre nei primi anni quaranta per la "Pratese", ottenendo già in quel periodo alcuni successi in corse locali. Da dilettante, nel primo dopoguerra, vince nel 1946 il Circuito del Galluzzo.
Passa professionista la stagione successiva, per la Welter, portando a termine il primo dei suoi tre Giri d'Italia, tutti regolarmente conclusi: il miglior risultato in classifica lo ottiene nel 1948, con la Cimatti, con il 37° posto.
In quello stesso anno ottiene i suoi migliori piazzamenti: 9° alla Milano-Sanremo e 11° al Giro di Lombardia, riuscendo anche a concludere, uno dei pochi corridori italiani a riuscirci in quegli anni, il Giro delle Fiandre.
Apprezzato in carriera per il suo lavoro di gregario, corse ancora tre anni, i primi due (1949 e 1950) per la Bartali, il successivo da individuale.